Transazioni digitali per tutti, senza banca: myPOS punta all’Italia e apre uno store a Milano
Stampa / 19.09.2018
Consentire la gestione di transazioni digitali come fossero contanti alle piccole e medie imprese, negozi, parrucchieri, bar, ristoranti, professionisti freelance, insomma il cuore produttivo del Belpaese, senza passare dalle banche: è questo l’obiettivo di myPOS, realtà britannica in Italia dal 2014 che ha aperto ieri a MIlano il suo primo punto vendita, quarto in Europa dopo Londra, Amsterdam e Sofia.
La scarsa digitalizzazione dei pagamenti nel nostro Paese tradisce una difficoltà di molte piccole imprese ad accettare pagamenti non in contanti. myPos propone un terminale per accettare pagamenti con carte magnetiche, chip e dispositivi contactless come smartphone e altri device nel modo più efficace e conveniente su ogni canale (sia sul punto vendita che online o tramite mobile) e di gestire i loro flussi di cassa senza fare affidamento su istituti bancari tradizionali.
I vantaggi li spiega il country manager Massimo Terreni: “Siamo l’unica realtà che accredita immediatamente sul conto gli importi delle transazioni, quando normalmente tramite banca sono necessari da tre a cinque giorni lavorativi. Non abbiamo un canone mensile, il Pos si acquista una volta sola e poi c’è un costo sulla transazione che sostanzialmemte dipende dai volumi delle vendite”.
Oltre al Pos, sono disponibili gratuitamente alcuni servizi aggiuntivi, tra cui la richiesta di pagamento al cliente non in negozio tramite e-mail o sms con un link per effetturlo, la gestione di gift card, la possibilità di ricaricare schede telefoniche, il sistema per l’accredito delle mance, la pre-autorizzazione.
Il negozio di Milano in corso Europa 11 “è, più che un luogo di vendita, un experience store, un posto dove venire a provare i terminali, chiedere informazioni. Vogliamo anche far capire come funziona il mondo delle transazioni ai piccoli esercenti, che spesso li vedono come un problema piuttosto che come un’opportunità, tanto che stiamo anche pensando di organizzare dei workshop” dice Terreni.
Ambiziosi i progetti sul nostro Paese: “vogliamo arrrivare a 100mila clienti in quattro anni, e aprire nuovi store a Roma, Napoli, Firenze, forse in Sicilia”. Il Centro-Sud al momento è infatti l’area del Paese con il maggior numero di clienti.
Starter kit in un box
L’offerta (contenuta in un box con prezzi che, a seconda del tipo di Pos, vanno dai 99 ai 349 euro + iva) comprende un POS di nuova generazione con una connessione 24/7, l’integrazione online e una carta di credito gratuita appoggiata a un relativo conto online myPOS che offre tutte le funzionalità di un conto tradizionale, gestibile completamente anche tramite App. Insieme all’acquisto di un terminale POS sono compresi una carta di debito VISA Business gratuita e un conto business online dove vengono accreditati i fondi dai pagamenti accettati in pochi secondi. Il tutto è attivabile in 10-15 minuti.
Tutti i terminali POS sono mobili e dispongono di una propria SIM card completamente gratuita per la connessione a Internet in tutta Europa. Il sistema infatti può funzionare ovunque all’interno dell’area SEPA, e può essere facilmente spostato, in caso di necessità (ad esempio per partecipare a fiere al’estero) in altri Paesi senza ulteriori passaggi burocratici.
“Abbiamo creato myPOS con l’obiettivo specifico di consentire alle imprese indipendenti di qualsiasi dimensione e tipologia l’utilizzo di soluzioni leader di mercato per il pagamento con carta. La nostra missione è porci al servizio del business – dice Christo Georgiev, Ceo e Founder di myPOS -. Siamo molto felici di arrivare qui a Milano con il nostro primo store in Italia, un Paese che riteniamo strategico, ricco di bellissime realtà imprenditoriali che speriamo di sostenere. In un mercato ormai interamente connesso, la digitalizzazione è un asset cruciale e la nostra offerta ne facilita davvero la diffusione.”
myPOS è utilizzato da oltre 55.000 imprese in Europa (di cui 12mila in Italia, secondo mercato dopo l’Olanda) con un risparmio previsto di oltre 10 milioni di euro in tasse e commissioni. Le prossime aperture di negozi sono previste a Parigi, Zurigo, Barcellona e Anversa.